Building Civic Identities. Towards an Atlas of Communal Palaces in Italian Urban History (12th-
20th Centuries)

Costruire l’identità civica. Per un atlante storico dei palazzi comunali nell’Italia delle città (XII-XX secolo)

Progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale – PRIN 2022/Prot. 20223NMEP4

Durata

17 ottobre 2023 – 16 ottobre 2025

Sedi

Università di Genova, Dipartimento DAD (Architettura e Design)
Università di Catania, Dipartimento DICAR (Ingegneria Civile e Architettura)
Università di Padova, Dipartimento di Beni culturali, archeologia e storia dell’arte
Università di Roma Tor Vergata, Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa
Politecnico di Torino Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio

Ricercatori

28 senior researchers: 16 Storia dell’architettura • 4 Restauro • 2 Storia medievale • 2 Storia dell’arte medievale • 2 Disegno e rappresentazione • 1 Tecnica delle costruzioni • 1 Tecnologia • 1 Ingegneria informatica

Discipline

Storia dell’architettura • Restauro • Storia dell’arte moderna • Storia medievale • Disegno • Ingegneria • Informatica • Paleografia • Tecnica delle costruzioni • Tecnologia

Il progetto

Dalla fine del XII secolo – con un impegno e una consapevolezza allora inusitate nel resto d’Europa – tutte le città dell’Italia centro-settentrionale si sono dotate di un Palazzo comunale: un grande edificio monumentale in cui si riconosceva l’identità civile degli abitanti e che assolveva a svariate funzioni politiche e sociali d’uso collettivo. Questo modello, gradualmente diffusosi in tutta la Penisola, ha poi sempre mantenuto un ruolo cruciale nella vita pubblica e nel paesaggio culturale delle città italiane, continuando sino ad oggi a essere oggetto di enormi investimenti artistici e architettonici come luogo deputato all’autorappresentazione delle autorità cittadine e dei loro programmi di ‘buon governo’.

Il progetto di ricerca intende porre questo primo modello di architettura civica – destinato per secoli a far scuola in tutta Europa – al centro di uno studio interdisciplinare focalizzato da un lato sui valori collettivi di cui questi edifici sono stati e in parte continuano ad essere il manifesto, dall’altra sull’impatto della loro costruzione nelle dinamiche urbane locali. La ricerca intende procedere in tre direzioni:

  • l’Atlante dei Palazzi comunali italiani: mappatura degli edifici costruiti come sede ufficiale delle amministrazioni municipali fra il XII e il XX secolo; 
  • lo Studio di temi e casi esemplari, scelti per il loro valore paradigmatico e indicativi della grande varietà di soluzioni sperimentate nello spazio e nel tempo
  • le Collaborazioni extra-universitarie, mirate a coinvolgere nel progetto enti locali, fondazioni e associazioni culturali, offrendo un modello di collaborazione diffusa, trasversale rispetto alle tradizionali divisioni accademiche e aperta alla società civile. 

Scopi

Il progetto Building Civic Identities si prefigge quattro obiettivi:

  • porre al centro del dibattito italiano e non solo la questione del ruolo dell’architettura civica nella costruzione dell’identità culturale e politica locale, non solo nelle città considerate «principio ideale delle storie italiane» (Cattaneo), ma anche nei ‘centri minori’ e nelle aree sinora rimaste ai margini della ricerca
  • costruire un atlante storico dei palazzi comunali italiani sul lungo periodo, nella loro dimensione architettonica, culturale, politica
  • offrire una nuova proposta di metodo per uno studio interdisciplinare dei complessi monumentali, attento non solo agli aspetti formali, ma anche agli usi sociali degli edifici e delle opere d’arte, superando il gap storiografico che impedisce il pieno riconoscimento dell’importanza del ‘modello’ italiano nel contesto europeo

contribuire a diffondere al di fuori della comunità scientifica la conoscenza di architetture che costituiscono oggi un elemento distintivo del paesaggio urbano italiano, fornendo agli amministratori, alla cittadinanza, al mondo della scuola e agli operatori turistici e culturali strumenti in grado di aprire nuove prospettive di studio e gestione del patrimonio storico.